Nonostante Rimini rappresenti una delle più importanti destinazioni turistiche, la gestione ed i servizi devono essere rafforzati per reggere il passo di una concorrenza sempre più ampia ed agguerrita.
Si sta attualmente fronteggiando una sfida all’esigenza di riconversione, fisica e funzionale, dei distretti produttivi ma anche di quelli turistici e Rimini, in quanto realtà precursore di una nuova innovazione, vuole giocare un ruolo da apripista. Il concetto fondamentale posto alla base è quello dell’immissione di qualità nel sistema: qualità ambientale, di servizi, dell’offerta storico-artistica, del vivere.
In questo contesto, grazie all’adozione del Piano Strategico e del MasterPlan, Rimini sta ponendo mano a un processo di opere pubbliche e di rigenerazione urbana che abbraccia il centro storico della città, il waterfront e altre aree periferiche con l’intento di creare una nuova destinazione sostenibile, attrattiva e inclusiva per i turisti e migliorare anche la qualità della vita dei suoi cittadini.
Da qui nasce “Parco del Mare”, uno dei progetti più qualificanti e sfidanti che consiste nella rigenerazione dei 15 km del lungomare di Rimini. La città intende sostituire la grigia infrastruttura esistente, dominata da parcheggi e strade, con un nuovo “Parco del Mare” che correrà davanti alle spiagge e che sarà formato da infrastrutture verdi, piste ciclabili e pedonali, palestre a cielo aperto e altre funzioni e attrazioni che mirano ad attirare persone in cerca di wellness e relax. In sintesi, il “Parco del Mare” sarà una infrastruttura ambientale e funzionale, dedicata al wellness, al fitness, alla qualità della vita, alla alimentazione sana, con l’ambizione di rigenerare profondamente i 15 chilometri costieri di Rimini.
Si tratta di una trasformazione sia fisica che spaziale che punta a coinvolgere ed attrarre nuovi investitori anche per rinnovare radicalmente le attività esistenti.
Tuttavia, il suo obiettivo principale è di provocare un massiccio cambiamento culturale e sociale e di attirare un numero molto maggiore di turisti e visitatori, non solo nella stagione estiva ma durante tutto l’anno.
La vision del progetto “Parco del Mare” si qualifica non per la costruzione di avveniristici edifici o manufatti che testimoniano una contemporaneità urbana ma, al contrario, per la grandiosità di uno spazio naturale reso disponibile per funzioni legate al wellness. Uno spazio naturale capace anche di classificarsi come un nuovo modello di vita.
Il lungomare di Rimini è ripartito in due macro aree: lungomare NORD e lungomare SUD. Il progetto Parco del Mare prende in considerazione la rigenerazione di entrambe adottando due diverse procedure e linee guida, in quando presentano differenti problematiche da superare.
- Il lungomare NORD presenta una situazione di degrado fisico, urbano ed edilizio; inoltre la separazione fisica dal centro e la scarsità di collegamenti di mobilità lo hanno portato alla perdita di competitività per le imprese turistiche presenti. Le azioni da adottare sono quindi le seguenti: migliorare la qualità del decoro urbano, rivitalizzare e rifunzionalizzare le aree pubbliche, accrescere la sicurezza territoriale e la capacità di resilienza urbana ed incentivare la mobilità sostenibile.
- Il lungomare SUD costituisce invece la parte più conosciuta e storica, oggi tuttavia è solo una grande area di servizio con spiaggia e hotel, super affollata di estate e vuota d’inverno. Il progetto prevede quindi la pedonalizzazione della fascia litoranea e il conseguente spostamento a monte della viabilità carrabile e dei parcheggi. Il Parco del Mare disincentiverà l’uso della auto, incrementerà le attività private per i servizi alla collettività con maggiori livelli qualitativi, sarà un luogo per il tempo libero, lo sport, il wellness, il commercio e la ristorazione. In questo modo i servizi del parco saranno fruibili tutto l’anno e l’effetto di stagionalità della destinazione diminuirà notevolmente.